Evviva il piccolo cabotaggio!

Periodo

da sabato 11 a sabato 25 giugno 2022 (con una tappa intermedia sabato 18 giugno)

La rotta (indicativa)

Ci imbarchiamo nella serata di sabato 11 giugno a Licata (Ag), una posizione strategica della costa sud della Sicilia, per puntare a ovest se il vento è di scirocco, a est, se spira il maestrale. Se le condizioni del mare e del vento fossero particolarmente favorevoli ci spingiamo fino alle isole d’alto mare nel Canale di Sicilia (Gozo, Linosa, Lampedusa, Pantelleria), magari saremo spinti a risalire lo stretto di Messina (Marzamemi, Siracusa) o ci dirigeremo verso le isole Egadi, passando per Sciacca, Mazara del Vallo. Pensiamo di concludere il nostro viaggio a Marsala, ma, come avrete capito, la sola certezza è il porto di imbarco!

In quest’ottica non è possibile definire precisamente a priori la tappa intermedia e il porto di sbarco finale.

Per chi viene da fuori Sicilia e si imbarca l’11 giugno l’aeroporto più comodo è quello di Catania. Per imbarchi e sbarchi del 18 e del 25 giugno non preoccupatevi: potete tranquillamente atterrare e ripartire da uno degli aeroporti siciliani (Falcone e Borsellino di Punta Raisi, Birgi o Fontanarossa di Catania); vi diremo per tempo con che mezzo pubblico e in che porto raggiungerci.

Durata

La durata prevista del viaggio è di due settimane ma è possibile scegliere di partecipare, in base alle proprie esigenze, anche ad una sola settimana.

Partecipanti e costi

La quota individuale è di 900 euro a settimana (1600 euro per il viaggio di due settimane) ed è “tutto compreso”: barche, equipaggio, porti, gasolio, vitto (cambusa), biancheria di bordo, pulizie finali. Non ci saranno spese da regolare alla fine del viaggio. Gli anticipi verranno totalmente rimborsati in caso di impedimenti dovuti al Covid.

Il numero massimo di partecipanti, oltre gli equipaggi è di 11 persone senza limiti di età, genere, orientamento, cultura, lingua. Il viaggio è confermato con almeno 5 persone prenotate.

L’equipaggio

Il nostro equipaggio è formato da uomini e donne tutti esperti marinai che da tempo condividono un certo modo di navigare, facciamo riferimento a diverse associazioni sportive, educative e culturali.

Per conoscerci meglio contattateci senza timore saremo lieti di conoscervi!

Contatti

www.web.eterotopia.it – info@eterotopia.it – tel. +39 329 1560 365 (Antonio); +39 338 8895 508 (Bianca)

www.centrokoros.it – info@centrokoros.it – tel. +39 348 471 7197 (Francesca)

www.nonsolovela.eu –  info@lampedusavela.it – tel. +39 347 2268 779 (Emanuela); +39 346 2721 526 (Lorenzo)

un progetto in collaborazione con le associazioni Eterotopia di Palermo, Centro Koros di Catania e Nonsolovela di Genova

Manifesto del piccolo cabotaggio

Il piccolo cabotaggio è quell’attività di navigazione svolta tra porti vicini con piccole imbarcazioni, in un’epoca in cui tutto si basa sul trasporto delle merci da un capo all’altro del pianeta con enormi navi che non si fermano mai, tale attività minore è quasi irrilevante tanto che l’espressione “piccolo cabotaggio” ha assunto un senso figurato di cosa di poco conto.

L’ossessione globalista onnivora della società del capitale muove le eliche di navi sempre più grandi ma con sempre meno persone a bordo, navi che non entrano più nella maggior parte dei porti tanto sono grandi, navi che non mettono in contatto nessuno ma che spostano immense quantità di merci e con il loro continuo navigare tengono a galla il pazzo sistema in cui viviamo.

Nel piccolo cabotaggio invece, le barche sono piccole, viaggiano lente, scelgono la rotta in base alla meteo, sono portatrici sane di contatto umano perché, di porto in porto, creano scambio di parole, idee e anche cose, perché no.

L’uomo in fondo è un essere limitato, non ha sensi particolarmente sviluppati, non può volare, non può nuotare come un pesce né respirare sotto l’acqua, va lento, è vulnerabile, ma può riflettere. Quale migliore condizione di uno spostarsi lentamente per esercitare il pensiero, incontrare persone e costruire relazione e confronto?

Dal finestrino di un’auto, di un treno o dell’aereo un albero scorre via presto, in un viaggio in barca a vela il paesaggio scorre si, ma lentamente, offre il tempo per un pensiero, un battibecco, una curiosità o un sogno. Un elogio alla lentezza attraverso cui mettere al bando il fare indaffarato, il feticismo nautico e molti luoghi comuni.

Evviva allora il piccolo cabotaggio! il viaggio a misura d’uomo, lo spostarsi poco ma consapevolmente alla scoperta della semplicità e della curiosità del mondo prossimo a noi.

Perché, oggi più che mai, diventa importantissimo riprendere una riflessione sul mondo che ci circonda nel senso più stretto e letterale del termine, farlo in maniera condivisa e ponderata, scegliendo parole che sappiano raccontare una geografia diversa in cui l’uomo è solo una parte marginale.

Per farlo dobbiamo cominciare a praticare un modo diverso di abitare il pianeta, contestare l’impostazione antropocentrica, scegliere di pensarci soltanto parte del tutto e dunque osservare attenti per poi raccontare il paesaggio non più come frutto delle interazioni tra uomo e spazio nel tempo ma come frutto delle interazioni tra tutte le creature viventi e lo spazio e in quel posto così pensato trovare lo spazio anche per noi.

Evviva il piccolo cabotaggio è dunque un progetto di viaggio ma non solo, è l’idea ambiziosa di creare scambio e confronto e attraverso l’esperienza lenta, curiosa e paziente di conoscenza condivisa, una visione di futuro.

Cosa proponiamo

Un viaggio in barca a vela per conoscere se stessi e riposizionarsi nel contesto naturale, vivendo secondo natura e superando i luoghi comuni. Un frangente in cui mantenere uno stile di vita semplice, non predatorio nei confronti del mare e della terra, fatto di contemplazione di albe, tramonti, gabbiani, berte, delfini, pesci, le onde e la loro sublime diversità. Un viaggio di incontri con persone che custodiscono storia, tradizioni, prospettive rivoluzionarie ed utopistiche, individui e associazioni che abbiamo avuto modi di conoscere e apprezzare nelle nostre esperienze precedenti.

Il nostro modo di navigare insieme

Navighiamo di conserva con due barche a vela, guardandoci ed aspettandoci a vicenda, senza spirito di competizione ma con attenzione, curiosità ed accoglienza reciproche.

Navigando prevalentemente a vela guarderemo al domani in una diversa prospettiva, sceglieremo la rotta in base al vento, alle condizioni del mare e per quanto possibile allo spirito dell’equipaggio evitando il più possibile di imporre al mondo i rumori e miasmi dei motori. Insieme praticheremo un girovagare serendipico in cui l’attenzione verso tutto ciò che è altro da noi sarà lo strumento principale di conoscenza e scoperta inaspettata, sopra e sotto l’acqua, dietro una pietra posata sulla spiaggia o dentro una casa di la dalla battigia.

Stiamo insieme ascoltando molto e parlando il giusto. Collaboriamo e condividiamo la cura della casa comune. Viviamo momenti di ascolto di musica, di lettura ma senza commenti collettivi deturpanti, ci dedichiamo alla contemplazione, alla meditazione ed all’osservazione astronomica. Ma non disdegniamo i momenti di conoscenza e di incontro con realtà nuove che propongono prospettive interessanti, stili di vita alternativi e di contestazione.

Quello che ci piacerebbe

A partire da un modo diverso di sentirsi parte del tutto e di agire il mondo osservare un orizzonte nuovo, raccontare diversamente il pianeta per una rappresentazione che sottenda ad un diverso progetto di futuro verso cui tendere.